Il più grande spettacolo dopo lo spread

di Alberto Bullado. Fiorello ha fatto il botto in una nazione dove sono i ministri piangere per i salassi economici e non i loro (non) elettori. Il caso di Fiorello viene quindi buono per parlare di qualcos’altro che non sia la crisi, della quale nessuno ha voglia di capirci nulla. Funziona un po’ come i … Continua a leggere

La liberazione dei tigrotti di carta

di Alberto Bullado. Uno dei miei primi pensieri alla caduta di Berlusconi, sbirciando su la 7 Antonio Padellaro, direttore del Fatto Quotidiano, che contempla in diretta la fine del Cavaliere, è stato il seguente: bene, e adesso che Lui non c’è più d’ora in poi cosa scriveranno i giornali, soprattutto quelli di “una certa parte”? … Continua a leggere

Ho visto gente brindare

di Antonio Lauriola. Da qualche giorno assisto incredulo all’ottimismo generalizzato che scuote l’Italia dell’opposizione. Non l’Opposizione parlamentare, sia chiaro, perché quella ha ben poco a cui aggrapparsi, ma quella gran fetta di popolo che, tra un’indecisione e una incazzatura da bar, non vede l’ora che Berlusconi scompaia dalla scena politica italiana. Bene. Il signor Silvio … Continua a leggere

The Rais Factor (Seconda Parte 2/2)

di Alberto Bullado. >>> Continua dalla prima parte. REALITY SHOCK. I media internazionali il 20 ottobre 2011 ci spiattellarono in faccia, come hanno sempre fatto (salvo nel caso di Osama Bin Laden, chissà perché…), l’orrore della guerra celebrando, con fare macabro, la dipartita del cattivo di turno (di questo nostro vizio ne abbiamo già parlato … Continua a leggere

The Rais Factor (Parte Prima 1/2)

di Alberto Bullado. Muammar Gheddafi passa a miglior vita. È la fine della guerra? Una vittoria della libertà e del popolo libico? Dalle Alpi alle Ande i cori di un gregge stolido: proviamo ad approfondire certi episodi e a destrutturare alcune (pericolose) credenze comuni. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI. Questo il commento di Silvio Berlusconi alla … Continua a leggere

Due ore di lucidità: la confessione

di Viviana Minori. Spesso si sceglie qualcosa (oggetti, persone, luoghi) a seconda delle vibrazioni che queste ci inviano; è un sentire particolare quello che ci permette di scegliere, decidere, catturare. E il discorso vale anche per la lettura: spesso ho scelto un libro a seconda della copertina. Certo, il risultato non è garantito, ma vale … Continua a leggere

Ma spaccare la loro di faccia no?

di Alberto Bullado. L’impresa di Nerone replicata da poche centinaia di stronzi. L’impresa di Nerone lasciata compiersi dalla polizia, niente di nuovo sotto il sole. Ma siccome al giorno d’oggi va detto quello che di solito non si osa dire, allora aggiungo che l’impresa di Nerone si è inoltre compiuta sotto gli occhi di migliaia … Continua a leggere

A patto che se ne parli – CAM#05: TRASH!

A PATTO CHE SE NE PARLI Perché il trash è una questione di linguaggio di Antonio Lauriola. Che una connotazione categoriale debba essere riferita al mondo, a parte di esso, o alle singole esperienze, è cosa necessaria quando si desideri comunicare ciò che il proprio pensiero impone. Aspettarsi, però, che ogni tassonomia abbia lo stesso … Continua a leggere

Cultura generale for dummies

di Luca Maria Moglia. «Scrivi», mi dicono. «E’ inutile tenere il manoscritto nel cassetto», continuano. «Se hai un’idea, esprimila», concludono. Ok, ve la siete voluta voi, però poi non vi lamentate se sono un provocatore cronico. Mi chiamo Luca, studio ingegneria, quindi a malapena so leggere e scrivere, e per molti versi faccio parte di … Continua a leggere

Le lacrime dei Wikirivoluzionari

di Alberto Bullado. Ora piange pure Wikipedia. Ed è quantomeno bizzarro che la cosa si ripeta dopo che, nei giorni scorsi, ad aver versato lacrime era stata Nonciclopedia, ovvero la parodia politicamente scorretta dell’enciclopedia online più famosa e frequentata al mondo. Wikipedia piange e come molti lo fa in anticipo. Una moda che se da … Continua a leggere

Viva il “Troia Pride”, viva la sincerità

di Alberto Bullado. Evviva la sincerità. Gioiranno, vale proprio la pena di dirlo, chi non bramava altro che questo: vedere e sentire parlare una troia di quelle (avvertimento: non userò altri termini per definire certe donne, se la cosa vi dovesse offendere nessuno vi obbliga a leggere) che con sfrontata alterigia, arrogante cinismo e, aggiungo … Continua a leggere

Libia: nuove frontiere del diritto

di Nadia Pascale. Sta per concludersi quella che è stata definita la primavera del Nord Africa, un insieme di rivolte partite dalla Tunisia nel dicembre del2010 –  il punto di partenza è stato dettato da  Mohamed Bauazizi, che si è dato fuoco per protesta – e che si sono estese poi ad altri paesi tra … Continua a leggere

Il decennio che ci portiamo addosso

“Storia proibita degli anni ‘80” – Daniele Ongaro al Padova Vintage Festival 2011 di Antonio Lauriola e Tommaso De Beni Daniele Ongaro, autore televisivo classe ’76 che ha curato l’edizione di una serie di documentari per History Channel dal titolo Storia proibita degli anni ’80, venerdì 9 settembre è stato ospite presso l’auditorium del Centro … Continua a leggere

Tv, media e cadaveri di plastica

TV, MEDIA E CADAVERI DI PLASTICA Da Videodrome di Cronenberg alle sculture umane del Dr. Morte di Alberto Bullado. «Lo schermo televisivo, ormai, è il vero unico occhio dell’uomo. Ne consegue che lo schermo televisivo fa ormai parte della struttura fisica del cervello umano. Ne consegue che quello che appare sul nostro schermo televisivo emerge … Continua a leggere

L’eredità del Qualunquismo – CAM#05: TRASH!

L’EREDITA’ DEL QUALUNQUISMO Alle origini della antipolitica di Emanuele Caon Quando il cittadino trovandosi davanti ai toni della politica e al comportamento stesso dei politici si chiede come sia stato possibile arrivare a tutto questo, dovrebbe, per tentare di capirne qualcosa, tornare indietro nel tempo. Perché proprio procedendo a ritroso nella storia dell’Italia è possibile … Continua a leggere